Per l’azienda cross-competitive la politica aziendale non è basata sul centralismo della tecnologia e dell’IT in particolare, tanto è che spesso sia i sistemi per la produzione dei beni sia quelli per la gestione aziendale vengono delegati a fornitori esterni: delocalizzando stabilimenti, subappaltando o dando in outsourcing attività. Ciò si traduce in uno svantaggio economico rispetto alla gestione in-house. La tecnologia può essere lo strumento differenziante ai fini della competitività, diventando quindi una core competence dell’impresa.
Emerge infatti il crescente bisogno di sistemi di gestione globali end to end in modo che i responsabili dei sistemi informativi ed i gestori abbiano la possibilità di mantenere allineati i processi di IT alle necessità dei processi di business, facendo quindi dell’IT un fattore di attuazione dei processi stessi e, infine, delle strategie competitive della società. Al rapporto tra business e IT, che si può definire di informatica attiva, se ne aggiunge un secondo, più forte, di tipo propositivo, autonomo ed intelligente (I. A. Intelligenza Artificiale) che individua ed anticipa scenari per le possibili scelte d’innovazione diventando, di tali scelte, un fattore non solo trainante ma generazionale.
E’ proprio su questa capacità di interazione e di sinergia tra strategia d’innovazione interna ed esterna all’azienda, che si gioca la partita della competitività, sino a giungere ad una visione in cui l’IT si incapsula nel prodotto o servizio offerto diventando essa stessa funzione innovativa dell’offerta (Welcome2®). Il problema, piuttosto, sta nella reale capacità di cambiamento possibile del top management, dell’impresa all’innovazione, e quanto vogliono realmente cambiare e mettersi in discussione ed aprirsi ad una nuova cultura aziendale.
Un’azienda strutturata sul modello “classico” con strutture manageriali forti, dove le varie direzioni sono gestite con processi di “Qualità” rigidi è solida e stabile nel tempo ma sicuramente resistente al cambiamento. Questa strutturazione non aiuta una governance focalizzata all’ottimizzazione ideale delle prestazioni, che metterebbe a disposizione un miglioramento del sistema azienda nel suo complesso, ma che comporterebbe anche un cambiamento di strategia e di cultura ridisegnando i singoli poteri operativi.
In generale possiamo dire che l’IT è certamente vista come un fattore chiave di competitività dal top management aziendale e un’estesa integrazione tra business e IT deve essere vista come prioritaria. E’ vero che le ricerche che indagano queste tematiche sono soprattutto di carattere internazionale, ma è altrettanto vero che anche in Italia la trattazione di questi temi esce sempre più dalle culture “softweristiche” ed entrano con prepotenza nei consigli di amministrazione.
I fattori di competitività attribuiti alle sinergie tra business e IT sono, in ordine d’importanza:
- Riduzione dei costi
- Customer satisfaction
- Maggiore flessibilità e rapidità d’azione, possibilità di accesso a nuovi clienti e mercati
- Riduzione dei costi fissi in parte trasformabili in costi variabili
- Riduzione del capitale investito e dei rischi correlati all’investimento
- Efficacia del sistema azienda nel suo complesso